Bellezza, come scegliere il chirurgo plastico? Attenzione ai finti specialisti

La scelta del chirurgo è un passo decisivo per chi vuole eseguire un intervento di natura estetica e rappresenta un momento importante che non deve essere sottovalutato, ma pensato con molta attenzione per evitare spiacevoli inconvenienti.

Anche se si tratta di semplici “punturine” di prodotti riassorbibili come botulino o acido ialuronico. Il monito, lanciato in questi giorni dai chirurghi plastici americani dell’Asaps (American society of aestethic and plastic surgery), è stato raccolto dalla società equivalente in Italia, ossia Aicpe, Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica.

Per scegliere il “mago del bisturi”, non è necessariamente internet la strada più giusta da seguire. Più che la presenza sul web, sono da considerare altri fattori, come la specializzazione, la partecipazione a corsi di aggiornamento e congressi, quindi la credibilità e la serietà di un chirurgo. Le opinioni che molte persone leggono sui vari forum presenti in internet che si occupano di chirurgia estetica possono essere false o esasperate in tutti e due i sensi, positivo e negativo, e spingere a decisioni non basate su certezze e su criteri solidi. Analogamente l’idea che i chirurghi migliori sono quelli onnipresenti sui giornali o sugli schermi televisivi è del tutto fuorviante, senza voler negare che anche un chirurgo bravo possa essere presente sui media.

Anche per la medicina estetica è importante essere attenti nella scelta del medico. Molti pensano che la medicina estetica, a differenza della chirurgia, non possa fare grossi danni e invece non è assolutamente così, anzi; oggi esiste una grave sottovalutazione di quanto sia importante scegliere un medico anche per procedure che appaiono semplici come botulino o fillers di altro tipo. Nei casi, per fortuna rari, in cui si verificano complicazioni con le sostanze iniettabili la soluzione, a volte, è molto difficile, soprattutto se vengono iniettate sostanze non riassorbibili. Non è infrequente vedere pazienti disastrate da fillers con problemi e complicazioni che richiedono tempi di guarigione molto lunghi e in alcuni casi interventi chirurgici ripetuti e complessi. Gli iniettabili possono diventare delle bombe a tempo che scoppiano anche dopo 3 o 4 anni.

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